sabato 1 marzo 2014

disinformazione giornalistica

articolo su Nicola Gratteri

Ecco un brillante esempio di disinformazione giornalistica. Le due tesi riportate dal pennivendolo di turno sono state sapientemente interpretate e manipolate ad uso e consumo del popolo-bue-che-crede-a-tutto. Gratteri dice che è sbagliato escludere il reato di favoreggiamento da quelli per i quali è possibile applicare l'istituto della carcerazione preventiva. È bene precisare che il reato di favoreggiamento, in termini elementari, è quel reato commesso da chi aiuta altri a nascondere reati già commessi depistando gli inquirenti e ostacolando la Giustizia; e in una realtà come quella italiana non si può non convenire che si tratti di una vera e propria piaga sociale. Gratteri sostiene che, non permettendo la custodia cautelare in carcere per gli autori dei reati di favoreggiamento, vi sarebbero una flessione del fenomeno (utilissimo) del pentitismo e una percezione di maggiore impunità a livello social criminale; non intendeva certo dire, come sostenuto dal giornalaio qui sotto, che la carcerazione preventiva debba essere intesa come pena in barba ai principi costituzionalmente sanciti. Immaginate le conseguenze di non poter più applicare la custodia cautelare in carcere per chi è accusato di favoreggiamento di reati commessi dalla o connessi con la criminalità organizzata.

Nessun commento: