sabato 1 marzo 2014

disinformazione giornalistica

articolo su Nicola Gratteri

Ecco un brillante esempio di disinformazione giornalistica. Le due tesi riportate dal pennivendolo di turno sono state sapientemente interpretate e manipolate ad uso e consumo del popolo-bue-che-crede-a-tutto. Gratteri dice che è sbagliato escludere il reato di favoreggiamento da quelli per i quali è possibile applicare l'istituto della carcerazione preventiva. È bene precisare che il reato di favoreggiamento, in termini elementari, è quel reato commesso da chi aiuta altri a nascondere reati già commessi depistando gli inquirenti e ostacolando la Giustizia; e in una realtà come quella italiana non si può non convenire che si tratti di una vera e propria piaga sociale. Gratteri sostiene che, non permettendo la custodia cautelare in carcere per gli autori dei reati di favoreggiamento, vi sarebbero una flessione del fenomeno (utilissimo) del pentitismo e una percezione di maggiore impunità a livello social criminale; non intendeva certo dire, come sostenuto dal giornalaio qui sotto, che la carcerazione preventiva debba essere intesa come pena in barba ai principi costituzionalmente sanciti. Immaginate le conseguenze di non poter più applicare la custodia cautelare in carcere per chi è accusato di favoreggiamento di reati commessi dalla o connessi con la criminalità organizzata.

Politici nuovi, ma già vecchi - Giovanni Favia scrive sul Fatto Quotidiano

 articolo di Giovanni Favia su FQ

Ecco il nuovo politico che, già vecchio, vuole ritrovare una verginità. Giovanni Favia, già consigliere pentastellato in Emilia Romagna (espulso per aver violato le regole) si cimenta sul Fatto emiliano. Ancora fango. Senza volersi dilungare con inutile retorica si può anzitutto criticare il titolo del pezzo, da bypassare assolutamente perché inesatto e fuorviante per il lettore (come quasi sempre), e poi controbattere punto su punto. 1) nessuno è stato coperto e chi ha violato le regole è stato richiamato dalla sua base in ambito locale, purtroppo la maggior parte dei media si dedica al M5S solo quando c'è da gettar fango sottacendo le notizie di rilievo. Dopo i vari richiami, quindi, si è avviata la procedura di espulsione. (A chi non si da una seconda od una terza possibilità?);
2) conseguenza di che cosa? Basta informarsi e analizzare i fatti. Ci sono "solo" delle regole e chi sbaglia paga, come ha detto Travaglio a Bersaglio Mobile ieri sera;
3) la voce "altro", posso concordare con Favia, non funziona perché è evidente che vi è chi abusa (immagino la tentazione sia fortissima). Si era pensato potesse essere utile per evitare ore di lavoro per piccoli scontrini relativi a spese spicciole. Sbagliato: andrà eliminata (spero);
4) le prove ci sono, guardate bene i blog e i siti dei parlamentari. Per i Senatori si è parlato, per me a torto, di "quasi reato d'opinione". Evidentemente gli altri parlamentari a cinque stelle non hanno ritenuto di voler continuare il loro cammino al fianco di chi ha remato contro facendo il gioco dell'avversario;
5) non c'è scritto che devi spendere poco, c'è scritto che devi rendicontare per non intascare denaro percepito per un differente titolo. Se Paola Taverna mangia per 1500€ al mese, e lo rendiconta, starà ai suoi elettori decidere se rieleggerla o meno per il secondo ed ultimo mandato, o se consigliarle di stare a dieta;
6) Di Maio, Di Battista ed altri hanno spese elevate perché ogni fine settimana, o quasi, sono in giro per l'Italia ad incontrare il popolo sovrano! Ben vengano per questo i rimborsi (documentari).